Piano Regolatore Generale, Comune di Rovereto, Trentino

 

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La redazione del Piano Regolatore per una città di media dimensione come Rovereto, è un evento importante, perché coinvolge di fatto tutta la comunità che in vari modi vi intende partecipare.

Ciò ha inevitabili riverberi sulla strategia e modalità di elaborazione del piano stesso, che deve diventare capace di affrontare contemporaneamente sia la scala di dettaglio, dell’Urban Design, sia quella della zonizzazione, più astratta e normativa.

Un piano quindi “sperimentale”, che assieme al Piano Regolatore Generale propone dei “progetti urbani”, dei piani attuativi di dettaglio, per rendere meglio espliciti ed efficaci le indicazioni edilizie, sfruttando al massimo i caratteri e le opportunità presenti nei diversi luoghi che formano l’impianto urbano di tutta la città.

In primis i progetti urbani posti ai margini del centro storico, dove esistono complessi edilizi proto industriali, filande e filatoi del tutto inutilizzati nell’area del Follone.

In contemporanea vengono elaborati dei progetti urbani, dei “progetti di massima” per le aree esterne di espansione abitativa, evitando di formare dei quartieri ghetto o delle lottizzazioni autonome.

Il progetto “Ca de l’ora” e “S. Giorgio” sono in tal senso esemplari e propongono di fatto un modello di edilizia ad alta densità ma di bassa edificazione, dove gli spazi a verde e i percorsi pedonali diventano il collante che tiene assieme tutti gli edifici.

Due interventi che vengono promossi dalla comunità, attraverso cooperative edilizie che ne curano l’attuazione in fasi successive.

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